Se la natura segue le leggi della meccanica quantistica, perché ne abbiamo una percezione "classica"? Questa domanda, sorta fin dagli albori della teoria quantistica, è ben sintetizzata nel cosiddetto problema di Mott: una particella viene emessa all'interno di una camera a nebbia sotto forma di una funzione d'onda con perfetta simmetria sferica, eppure la particella lascia nella camera una traccia rettilinea, seguendo quindi una traiettoria classica. E' possibile inquadrare e spiegare questo fenomeno, apparentemente contraddittorio, all'interno della stessa meccanica quantistica? Il seminario intende presentare la formulazione matematica del problema e illustrare i risultati che sono stati ottenuti, da quelli dello stesso Mott fino agli sviluppi più recenti.